Tutti noi, quando liberamente decidemmo di farne parte, abbiamo preso coscienza che l'unione di un popolo non si realizza con imposizione o coercizione. Ognuno di noi ha avuto le proprie esperienze politiche, e sappiamo bene che anche nelle associazioni più rappresentative c'erano diversità. Penso ad esempio a tutte le correnti all'interno della Democrazia Cristiana, così come nel Partito Socialista, senza dimenticare il PSIUP, troppo vicino al Partito Comunista. Ricordo vagamente la Democrazia Proletaria, che rispetto al PCI potremmo definirlo di estrema sinistra. Nel centro destra potremmo citare un timido Partito Liberale o ancora un PRI; il discorso sarebbe troppo lungo, ma la ragione di fondo è chiedersi il motivo per cui la prima Repubblica è fallita. La risposta è una ed inequivocabile. La troppa democrazia scantona in anarchia, quando tutto il sistema viene amministrato al solo interesse dei pochi oligarchi a scapito dei comuni cittadini, è chiaro che il malumore serpeggia e allora non resta che "farsi giustizia da se" - Anche ai nostri giorni, le negative esperienze politiche del passato, non hanno insegnato nulla. I partiti di una fallimentare sinistra combattono contro quello di destra, e pur di ostacolare, vanno contro gli interessi della nazione. Penso all'immigrazione clandestina che comporta i rischi che tutti sappiamo. Penso ad una magistratura corrotta che certamente non fa gli interessi degli italiani. Ma quale sarà il futuro per la Micronazione Sovrana Impero? Noi rappresentiamo il meglio, perché siamo motivati da uno spirito cooperativistico. Tutte le nostre forze ed il nostro impegno è indirizzato al progresso della Micronazione.
Non ci sono interessi personali, ma la gioia di condividere con i nostri simili il successo che potremmo raggiungere con la realizzazione delle promesse fatte al momento in cui abbiamo richiesto il Certificato di Cittadinanza. L'ho detto diverse volte, non importa dove geograficamente sarà collocata la Micronazione Sovrana Impero, l'importante è che abbia il proprio territorio