Informativa riguardo alla pandemia del coronavirus SARS-CoV-2 e della malattia COVID-19

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Emanuele Spikas
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Informativa riguardo alla pandemia del coronavirus SARS-CoV-2 e della malattia COVID-19

Messaggio da Emanuele Spikas » 28/03/2020, 19:10

Non essendo, purtroppo, ancora provvista di un territorio e non potendo dunque esercitare appieno la propria sovranità, in merito alla pandemia di COVID-19 causata dal coronavirus SARS-CoV-2 la Micronazione Sovrana Impero si limita a fornire alcuni spunti e indicazioni ai propri cittadini ad oggi residenti in territori sotto il controllo di altri stati.

In particolare si invita ad adottare tutte le precauzioni possibili ma anche a non affidarsi ciecamente a governi, organizzazioni, istituzioni e soggetti che in più occasioni hanno fornito indicazioni errate, superficiali e dannose, in parte causate dal fatto di non conoscere realmente la problematica.
Non conoscendo appieno qualcosa sarebbe a nostro modo di vedere opportuna la massima prudenza evitando di sminuire possibili rischi e problemi.

Al momento, all'interno della Micronazione Sovrana Impero, non è presente una commissione scientifica e si sottolinea dunque che quanto verrà riportato non deve essere assolutamente accolto come verità o evidenza. Ci limitiamo a riportare degli spunti e dei fatti affinché tutti i cittadini, nei limiti del possibile, possano adottare le dovute precauzioni ed essere al corrente di quante più informazioni possibili.

Tuttavia non possiamo accettare il fatto che i cittadini imperiali siano messi in grave pericolo da alcuni orientamenti che si stanno dimostrando di volta in volta fallaci.

1) Il SARS-CoV-2 (che genera la malattia COVID-19) non è pericoloso solo per soggetti anziani e con patologie pregresse

Alcuni governi hanno sempre sostenuto che il SARS-CoV-2 è pericoloso solo per persone molto anziane e con patologie pregresse. Questo non è assolutamente vero. Se è chiaro che una persona con patologie pregresse è più vulnerabile, esistono innumerevoli casi di persone perfettamente sane e decedute a causa di questa malattia.
Allo stesso modo, sebbene, come per molte altre malattie, i soggetti più anziani siano maggiormente a rischio, numerosi sono i casi di vittime giovani. Tra le più recenti ricordiamo un neonato di 6 settimane e un bambino di 1 anno negli USA, una ragazzina di 12 anni nel Regno del Belgio, un ragazzino di 14 anni nella Repubblica Portoghese, un ragazzino di 13 anni e una ragazza di 16 anni nella Repubblica Francesce, un ragazzo di 21 anni e una ragazza di 19 anni in Regno Unito, un ragazzo di 26 anni nella Repubblica Italiana. Lo stesso scopritore del virus, nella Repubblica Popolare Cinese, Li Wenliang, è morto a seguito del contagio a 33 anni. Sono solo alcuni casi esemplificativi di giovani sani senza patologie pregresse venuti a mancare a causa di questa terribile malattia. Si evidenzia inoltre che alcune organizzazioni e alcuni governi considerano come "morti per patologie pregresse" anche coloro che hanno avuto malattie da cui sono guariti negli ultimi 5 anni oppure che hanno malattie con cui è possibile benissimo convivere e sopravvivere per anni o addirittura decenni, senza particolari problemi (ad esempio la semplice "pressione alta").
Al di là dei dati relativi ai decessi vi è inoltre l'allarmante dato dei giovani in terapia intensiva: se è vero che, al momento, molti giovani riescono a guarire, è anche vero che molti hanno dovuto subire e subiscono l'intubazione e la respirazione assistita. Infine emergono studi che sottolineano come anche guarendo dalla COVID-19 possono comunque restare danni all'organismo, in particolare all'apparato cardiocircolatorio e cicatrici ai polmoni. Non bisogna neppure dimenticare che in molti casi si stanno adottando cure sperimentali con farmaci che hanno comunque possibili effetti collaterali.
In ultimo, relativamente alle vittime, anche se si fosse realmente trattato di soggetti anziani e debilitati non è per noi assolutamente ammissibile il tentativo fatto, soprattutto inizialmente, di sminuire l'importanza e la gravità del loro decesso: ogni individuo ha pari dignità, indipendentemente dall'età e dal pregresso stato di salute.
Desideriamo dunque sottolineare che è fondamentale non sottovalutare il pericolo, non credere di essere immuni da gravi conseguenze in caso di contagio e adottare tutte le precauzioni possibili per evitare di contrarre la malattia.

2) La COVID-19 non è come una normale influenza

Alcuni governi, istituzioni, organizzazioni e addirittura scienziati financo persino virologi hanno a lungo sminuito la malattia e l'emergenza paragonandola a una "normale influenza". E' ormai evidente che non è assolutamente così e che la COVID-19 è molto più contagiosa e fatale. Il tasso di mortalità (ad oggi e in attesa di dati e studi specifici) inoltre è almeno quasi il quadruplo di quella dei virus stagionali (ma in alcuni stati, come la Repubblica Italiana, è almeno dieci volte maggiore rispetto a questi ultimi), senza conteggiare i numerosi morti senza tampone e quindi non accertati. Al di là del dato dei decessi è però evidente che non è possibile un paragone con la "normale influenza" dalle numerose terapie intensive e soprattutto dal fatto che i sistemi sanitari di numerose regioni e stati sono collassati.
Tenedo sempre in considerazione i dati di uno degli stati piú colpiti, la Repubblica Italiana, l'ultimo inverno testimonia come a cavallo tra il 2019 e il 2020 i morti causati dai virus influenzali A/H1N1 e A/H3N2 (tra l'altro particolarmente attivi) siano stati solo 205 (su 8.072.000 contagi) e le terapie intensive solamente 812. Nello stesso stato, tra la fine di febbraio e il 31 marzo 2020, anche solo considerando i dati ufficiali, i decessi casuati da SARS-CoV-2 sono stati 12.428. Il 31 marzo risultano in terapia intensiva 4.023 malati di COVID-19 : e sono solamente coloro che si trovano in terapia intensiva il 31 marzo 2020, quindi sono esclusi tutti coloro che da febbraio sono stati in terapia intensiva ma sono deceduti, guariti o usciti dalla terapia intensiva.
Tragicamente alcuni governi, organizzazioni e partiti stranieri hanno addirittura lanciato campagne invitando le persone ad avere contatti con soggetti potenzialmente contagiati ovvero soggetti provenienti da zone dove l'epidemia era già in essere e che, provenienti o di ritorno dalle stesse, non (si) erano sottoposti ad alcuna quarantena o controllo. Fino all'ultimo numerosi stati stranieri hanno sminuito la pandemia e alcuni scienziati, ovvero coloro che avrebbero dovuto garantire un'informazione corretta e imparziale, hanno invece appoggiato, supportato e talvolta causato, tale orientamento.
Incredibilmente alcuni governi hanno persino promosso campagne pubblicitarie, persino sulle televisioni nazionali di stato, atte a tranquillizzare e a ribadire l'idea errata che non fosse "affatto facile il contagio".

3) Non è sufficiente stare a un metro di distanza dagli altri per evitare la COVID-19

Come già esposto, numerose entità straniere dopo aver ostinatamente sminuito la pandemia, continuano ora a non approfondire i reali rischi di contagio di questa malattia. Continua ad essere fatta passare l'idea che non sia necessaria alcuna particolare precauzione a parte mantenere la distanza di almeno 1 metro e lavarsi con particolare cura le mani. Queste indicazioni erano basate sul fatto che si riteneva che, come altri virus, anche il SARS-CoV-2 si potesse trasmettere tramite le goccioline emesse con colpi di tosse e starnuti e che, di norma (!), non superano 1,5 metri. Purtroppo da recenti studi si è appreso che questo virus sopravvive in aria per ben 3 ore e che in realtà le esalazioni, gli starnuti e i colpi di tosse emettono fino a ben 8 metri un soffio, ovvero una nuvola di gas, al cui interno restano "intrappolate", e quindi vengono trasportate, le goccioline patogene. Di conseguenza essere o essere stato in un ambiente o in una zona dove è presente o dove potrebbe essere stato un contagiato è altamente pericoloso. La distanza di un metro è chiaramente insufficiente.
A lungo, sempre sulla scia dell'idea che fosse sufficiente lavarsi le mani o stare a un metro di distanza, è stato deprecato l'uso di dispositivi di protezione individuali quali guanti, occhiali e mascherine. E' vero che non rendono immuni e che, in alcuni casi, sono insufficienti, ma dovrebbe esserne assolutamente consigliato l'uso sottolineando che in ogni caso non possono essere riutilizzati e che vanno eliminati immediatamente dopo l'utilizzo.
Inoltre, le istituzioni e anche alcune imprese, hanno sostenuto che non ci fossero rischi per oggetti o merce proveniente da zone contaminate: si è invece appreso che il virus, ad esempio, può sopravvivere fino a 72 ore su plastica e acciaio e fino a 24 ore sul cartone. Si era inizialmente affermato che il virus non potesse sopravvivere sull'asfalto, per apprendere poi che in realtà può sopravvivere giorni sull'asfalto seppur con "una carica virale irrisoria" (ancora una volta, però, non ci sembra corretto sminuire un rischio semplicemente perché minore, e quindi non nullo, rispetto ad altri). Eppure già due mesi fa circolavano le immagini dei camion che inondavano le strade di Wuhan di disinfettante, come ora sta accadendo anche nel resto del mondo.
Ci chiediamo perché anche in questo caso si sia voluta negare l'evidenza o quantomeno perché, nel dubbio, non ci sia stata maggior prudenza.
Infine un appunto per quanto riguarda gli animali domestici: anche in questo caso è necessario barcamenarsi tra le bufale di mitomani sui social che hanno sostenuto che cani e gatti fossero le cause del contagio e tra le solite negazioni di governi e organizzazioni straniere. La realtà dei fatti ci dice che ad oggi è stato trovato il virus su un cane a Hong Kong e addirittura un gatto infetto in Belgio. Nel primo caso semplicemente il "proprietario" o "padrone" (perdonate il termine che per noi non sarebbe ammissibile) era già contagiato e il cane era stato trovato "leggermente positivo", termine imbarazzante usato da chi ha effettuato gli esami, per indicare la lieve presenza del virus su naso e bocca del cane. Il cane è poi deceduto ma è necessario considerare che aveva ben 17 anni e che la "padrona" ha proibito l'autopsia. Nel secondo caso è stato appurato che il gatto è stato contagiato dal "padrone" già infetto; il felino è dunque effettivamente malato e sintomatico. Ad oggi non esistono prove di contagio trasmesso da cane o gatto all'uomo ma si stanno facendo verifiche su un ultimo caso, quello di un gatto di un soggetto infetto che si sospetta possa aver contagiato i vicini che se prendevano cura dopo il ricovero del "padrone". Si ritiene sia improbabile tale casistica ma non si hanno al momento certezze.
Quindi anche in questo caso si invita a fare attenzione alla cura, all'igiene e ai contatti del "proprio" animale con l'esterno, facendo in modo che anche lo stesso possa stare in sicurezza. È vostra responsabilità garantire la salute ai "vostri" animali "domestici".
Si fa presente che in uno zoo di New York sono stati trovati tigri e leoni contagiati.
Attenzione anche al periodo di quarantena: al momento non vi sono certezze siano sufficienti 14 giorni, nonostante gran parte dei governi si ostinino ad applicare questa folle prescrizione. Anzi secondo alcuni recenti studi un malato puó contagiare per un periodo che varia dai 20 ai 37 giorni. E non solo: è stato dimostrato che anche chi guarisce puó continuare a essere contagioso per almeno 8 giorni, motivo per cui uno dei fautori di questa scoperta, il dottor Lixin Xie invita a rispettare un'ulteriore quarantena di 14 giorni dopo la guarigione.
Ribadiamo in conclusione che è fondamentale, nei limiti del possibile, evitare qualsiasi luogo dove sono presenti altre persone, proteggere naso, occhi e bocca e disinfettare tutto ciò che proviene dall'esterno (abiti, scarpe, oggetti, spesa) e per prudenza lavarsi una volta rientrati in casa.

4) Potrebbe non essere sufficiente seguire le indicazioni di governi e organizzazioni straniere

E' purtroppo necessario fare attenzione alle politiche messe in atto dagli stati dove vi trovate ad affrontare questa situazione. Come già illustrato in precedenza sono stati commessi innumerevoli errori e decisioni superficiali che sono costate la salute e la vita a migliaia di persone nel mondo. Alcuni governi hanno persino adottato, inizialmente, politiche quali l'immunità di gregge ovvero, semplificando, l'accettazione della morte di alcuni e la sopravvivenza generica della maggioranza nel tempo. Altri, che hanno visto collassare il loro sistema sanitario, accettano di fare tamponi o ricoveri solo quando la situazione è ormai compromessa, tranquillizzando chi presenta sintomi e non fornendo adeguate cure a tutti nei tempi necessari per evitare tragedie come la morte a casa in seguito a crisi respiratoria (testimonianze riferiscono, ad esempio, che dopo aver contattato l'assistenza dedicata il personale presentatosi con tute protettive integrali non ha assolutamente effettuato il tampone ma si è limitato a misurare l'ossigenzazione del sangue, prescrivendo di bere parecchia acqua e assumere paracetamolo, invitando a ricontattare i canali di emergenza solo in caso di affanno respiratorio). In alcune zone, causa impreparazione e assenza di macchinari, letti e strumenti, si stanno optando selezioni su chi ricoverare e curare o meno, testimonianze di personale medico raccontano della somministrazione di palliativi. Si è inoltre già fatto presente che molti decessi non vengono conteggiati nei decessi per coronavirus sia per una discutibile classificazione basata su malattie pregresse (anche quando non mortali o gravi) sia per assenza di tamponi ai deceduti, soprattutto se non ricoverati (ad esempio è emerso che nella città lombarda di Bergamo, una delle zone più colpita al mondo, tra l'1 gennaio e il 19 marzo di quest'anno si sono verificati il doppio dei decessi dello scorso anno ovvero 1.128 anziché 628, ma ufficialmente di quelle morti solo 48 sono considerate per o con coronavirus). Grazie alle verifiche di numerose amministrazioni comunali è stato calcolate che il numero reale dei morti è in realtà almeno il doppio di quello dichiatato ufficialmente.
In regioni quali la Lombardia ad oggi si conta lo spaventoso incremento del 240% di morti in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Alcuni governi hanno anche raggiunto accordi con piattaforme online e social network per privilegiare le loro fonti autorizzate o censurare fonti non allineate. Sebbene purtroppo molte fonti siano inattendibili e molti mitomani e idioti facciano circolare voci inventate, è gravissimo che venga attuata la censura soprattutto quando, come dimostrato, le fonti ufficiali si rivelano a loro volta inattendibili.
E' corretto anche tenere presente che le indicazioni e posizioni degli esperti vanno chiaramente tenute in considerazione ma gli stessi dovrebbero prestare attenzione ad esporsi su un nuovo fenomeno basandosi unicamente sulla letteratura scientifica attualmente disponibile, bollando quanto non conoscono con frasi quali "non c'è al momento evidenza scientifica". Se non ci sono certezze è necessario e vitale mantenere la massima prudenza e non tranquillizzare la gente quando non si hanno sufficienti elementi per esprimersi spingendola a non assumere le necessarie precauzioni e mettendola in pericolo.
Raccomandiamo dunque a tutti i nostri cittadini di essere prudenti al massimo, di adottare le già citate misure di prevenzione e protezione e di non affidarsi ciecamente alle indicazioni fornite da soggetti esteri atte a sottostimare il pericolo. Invitiamo quindi ad avere una ancor maggior prudenza rispetto a quanto richiesto dai soggetti aditibiti all'emergenza nello stato in cui risiedete.

5) Potrebbe non essere sufficiente un periodo di lockdown

Il lockdown o confinamento adottato ora e tardivamente da alcuni governi (a cui seguiranno a ruota anche gli altri) è una soluzione estrema, risultato delle scellerate scelte adottate in precedenza. Tuttavia ci saranno gravissime conseguenze a livello economico per famiglie, individui e imprese. In particolare in alcuni stati dove la pressione fiscale è altissima e le misure a sostegno di cittadini e imprese adottate ad oggi sono ridicole.
È necessario anche tenere presente che ad oggi non ci sono certezze riguardo all'immunità di chi è guarito: le cronache riportano invece che diverse persone dopo la guarigione hanno contratto nuovamente il virus.
Senza vaccino o cura il rischio è che il lockdown si protragga a lungo ed è naturalmente impossibile sostenere una situazione del genere frutto proprio delle azioni di coloro che ora impongono tali limitazioni (seppur sensate allo stato attuale delle cose ormai compromesse).
Di conseguenza è necessario che tali periodi abbiano una durata del più breve tempo possibile: raccomandiamo dunque tutti i cittadini, nei limiti del possibile, di evitare di lasciare la propria abitazione se non per motivi effettivamente necessari o vitali.

6) Ci sono gravi responsabilità della Repubblica Popolare Cinese (oltre a quelle degli altri stati)

Il popolo e gli individui cinesi non hanno, in buona parte, responsabilità. La Repubblica Popolare Cinese invece ha gravi colpe.
E' noto che la Repubblica Popolare Cinese abbia fin dal 2015 attuato sperimentazioni relative al passaggio dei coronavirus da animale a uomo, proprio a Wuhan, dove l'epidemia ha avuto origine. Secondo Botao Xiao e Lei Xiao, due scienziati della South China University, il Coronavirus SARS-CoV-2 potrebbe essere proprio fuggito dal laboratorio dedicato allo studio delle malattie infettive a Wuhan (una delle persone che lavorava nel laboratorio era stata messa, ad esempio, in quarantena dopo aver avuto contatti diretti con le deiezioni e il sangue di un pipistrello oggetto degli esperimenti e quindi infetto dal virus generato artificialmente, inoltre su quegli stessi pipistrelli sono state trovate zecche che potrebbero aver propagato il contagio al di fuori).
Alcuni studi ed esperti hanno sostenuto che è improbabile (quindi nessuna certezza assoluta) che il SARS-CoV-2 abbia origine artificiale: ma ancora oggi non è stata stabilita la reale origine del virus; si ipotizza (!) che si sia ricombinato tra coronavirus del pipistrello e un coronavirus sconosciuto (!), forse (!) quello del serpente o di un altro animale. Molte fonti hanno riportato alla ribalta uno studio della rivista Nature dove si precisa che non ci sono prove che il virus sia legato al laboratorio a Wuhan e che gli scienziati ritengono che la fonte più probabile sia il mercato di animali sempre situato a Wuhan (molti sostengono che il problema risieda nel fatto che alcuni cinesi mangino pipistrelli e serpenti, cosa che hanno sempre fatto). Il mercato, casualmente, si trova a poche centinaia di metri dal laboratorio. E' facile notare come la parola ricorrente sia "probabile": non c'è, insomma, alcuna certezza. Non è possibile sapere, ad oggi, quale sia la reale origine del SARS-CoV-2. Provando anche a dare per certo, sebbene al momento non vi siano certezze assolute, che il SARS-CoV-2 abbia avuto origine naturale, il comportamento del governo cinese che ha limitato le informazioni su quanto stava avvenendo, è stato irresponsabile, lasciando il resto del mondo impreparato. Così come è stato irresponsabile il comportamento di quasi tutti gli altri stati: se il pericolo non fosse stato ripetutamente e colpevolmente sottostimato la pandemia si sarebbe potuta evitare o quantomeno limitare; sarebbe stato sufficiente il controllo delle frontiere e la quarantena per chi proveniva da zone infette. Purtroppo soluzioni ragionevoli sono state deprecate, alcuni soggetti esteri per giustificare il mancato intervento hanno persino tirato in ballo il razzismo che nulla aveva a che vedere con la faccenda: i controlli non andavano fatti su base etnica ma semplicemente in base alla provenienza geografica di un individuo nell'ultimo periodo. Ironia della sorte recentemente la Repubblica Popolare Cinese ha chiuso i suoi confini in ingresso, cosa per la quale aveva accusato il resto del mondo prima che l'epidemia si diffondesse fuori dai suoi confini. E' evidente inoltre che i dati su contagi e vittime in Cina non siano veritieri (o forse sarebbe meglio dire, restando sulla scia di quanto viene propagando all'estero, che siano quantomeno "improbabili").
Quello che è certo è che non è possibile fidarsi della Repubblica Popolare Cinese, un paese dove ancora oggi sono presenti i laogai ovvero i campi di prigionia per i dissidenti. La Micronazione Sovrana Impero ha sempre segnalato quanto commesso da questo stato ai danni del suo stesso popolo, degli Uiguri, del Tibet, di Hong Kong e le mire contro l'indipendenza di Taiwan.
Diversi sono coloro che hanno criticato la gestione dell'emergenza coronavirus e il governo cinese ha approfittato della grave situazione pandemica mondiale per far letteralmente sparire queste persone. L'imprenditore Ren Zhiqiang è stato fatto sparire a marzo: da sempre critico contro i limiti imposti dal partito comunista alla libertà d'espressione finalizzati a nascondere ogni critica o notizia negativa; nel corso dell'epidemia aveva dichiarato che "a dicembre, quando si stavano diffondendo le prime voci sull'epidemia, le autorità avevano cercato di far passare tutto sotto silenzio". Stessa sorte toccata all'avvocato per i diritti civili Chen Qiushi e ai giornalisti Fang Bin e Li Zihua.
Lo stesso scopritore del nuovo coronavirus, Li Wenliang, che lanciò subito l'allarme venne redarguito e censurato dalla polizia cinese il 3 gennaio, con l'accusa tra le altre di commenti falsi su internet (a proposito di censura).
A gennaio, mentre nella Repubblica Popolare Cinese imperversava l'epideamia, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomandava di non adottare alcuna precauzione e addirittura invitava ad evitare qualsiasi tipo di restrizione per i viaggi dalla Cina.
Indicazioni assurdamente accolte da alcuni governi, come quello della Repubblica Italiana che, attraverso il Ministero della Salute, rilasciava circolari che ribadivano tali indicazioni nonostante fossero già stati segnalati numerosi casi di polmoniti anomale in Lombardia e non solo. Le conseguenze di questo allineamento alle direttive dell'OMS sono sotto gli occhi di tutti.
L'Organizzazione Mondiale della sanità è un'agenzia dell'Organizzazzione delle Nazioni Unite (ONU - UN) il cui Consiglio di Sicurezza ha tra i suoi cinque membri con potere di veto proprio la Repubblica Popolare Cinese. Da sempre la Micronazione Sovrana Impero grida al mondo le malefatte dell'Organizzazzione delle Nazioni Unite e il fatto che sia inaccettabile lasciare il mondo nella mani di un'entità che è di fatto sotto il controllo di soli 5 stati tra cui la dittatura cinese. È chiaro che questa organizzazione, e quindi anche le sue agenzie, non possono adottare e quindi non adotteranno mai misure contro la Repubblica Popolare Cinese o ai suoi danni a costo di sacrificare migliaia di vite.
In conclusione: ad oggi non vi è alcuna certezza assoluta sull'origine del virus sebbene sia "probabile" la sua origine naturale. L'unico fatto certo e documentabile è che molti governi, in particolare quello della Repubblica Popolare Cinese, conoscevano da mesi l'esistenza del problema e i rischi che ne derivavano ciononostante non hanno adottato alcuna misura di precauzione tendendo anzi a sminuire il grave pericolo che incombeva sulla popolazione e sul mondo. Inoltre è evidente che molti esperti hanno contribuito gravemente, soprattutto nella fase iniziale dell'epidemia, a fornire informazioni ed indicazioni errate che hanno portato le persone a sottostimare il pericolo.
Reputiamo quindi necessario prestare la massima attenzione alle valutazioni fornite da tutti gli organismi, istituzioni e soggetti esteri non considerando le loro opinioni e posizioni, seppur autorevoli, come verità assolute.


Quindi attenzione alle fonti inattendibili, ai messaggi sui social, ai mitomani, ma attenzione anche agli esperti e alle fonti ufficiali che talvolta si rivelano purtroppo fuorviranti. In alcune occasioni ciò avviene coscientemente in quanto interessi e stabilità vengono privilegiati rispetto al benessere degli individui.

Ribadiamo ulteriormente che è stato appurato che il virus circola nell'aria per almeno 3 ore dunque nel caso in cui sia necessario uscire di casa o comunque esporsi verso l'esterno (a questo punto anche a finestre e balconi) è essenziale l'uso di mascherine (non sono sufficienti quelle chirurgiche) o analogo dispositivo che protegga bocca e naso, occhiali che proteggano gli occhi e guanti che proteggano le mani. Mascherine e guanti vanno poi eliminati e non riutilizzati. Disinfettare e lavare tutto ció che è stato a contatto con l'esterno. Le stesse precauzioni valgono per ambienti in comune, in particolare quelli chiusi, quali gli ascensori. Attenzione anche ai locali con impianti di circolazione dell'aria che favoriscono la movimentazione del virus. Non esiste quindi in realtà una distanza di sicurezza.

In caso di sospetto contagio o di sintomi contattate gli organismi dediti alle cure o all'emergenza nello stato in cui vi trovate, attraverso i canali dagli stessi indicati. Suggeriamo di diffidare di quanti sottostimano e sminuiscono la situazione o cercano di liquidarvi con un pericoloso attendismo: diagnosi, cure adeguate ed eventuale ricovero fin dall'inizio sono di vitale importanza.
Speriamo di cuore che nessun cittadino imperiale contragga il virus e debba quindi ricorrervi, anche in virtú delle problematiche evidenziate, per questo nuovamente facciamo appello alla massima attenzione per la prevenzione.

Si ribadisce che quanto sopra esposto non è stato realizzato da una commissione scientifica, è frutto solo dell'esposizione di alcuni fatti e delle considerazioni che ne derivano.

Mentre altrove si assiste sempre più a una deriva autoritaria, anche approfittando dell'attuale situazione, nella nostra nazione vige la completa libertà di espressione, di conseguenza, ogni cittadino è libero, eventualmente, di esporre le sue conoscenze e testimonianze, in particolar modo se competente. Si prega solo di distinguere sempre quanto è certo e basato su fatti da quanto è invece supposto, meramente teorico, probabile o improbabile.
Per noi è importante che il nostro popolo sappia tutta la verità.

Considerato che attualmente non è disponibile una letteratura scientifica sufficiente che possa garantire certezze sulla pandemia in essere, la Micronazione Sovrana Impero si limita a ribadire, ulteriormente, a tutti i suoi cittadini di adottare tutte le precauzioni possibili e a non sottostimare in alcun modo e per nessun motivo il pericolo della COVID-19 generata dal SARS-CoV-2, la facilità di contagio e le gravi conseguenze dello stesso.

Questa informativa è destinata unicamente ai cittadini imperiali in quanto ci sentiamo in dovere di poter fornire loro piú informazioni possibili affinché possano cercare di proteggersi.

Emanuele Spikas
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Re: Informativa riguardo alla pandemia del coronavirus SARS-CoV-2 e della malattia COVID-19

Messaggio da Emanuele Spikas » 08/04/2020, 15:27

Dopo la Micronazione Sovrana Impero e gli Stati Uniti d'America anche la Repubblica Islamica dell'Iran accusa la Repubblica Popolare Cinese per la gestione dell'epidemia, in particolare per la poca trasparenza sui numeri di contagi e vittime e per aver sminuito l'entità e la gravità della malattia.

Dopo la Micronazione Sovrana Impero, anche altri stati stanno iniziando ad aprire gli occhi sull'OMS: gli Stati Uniti d'America hanno annunciato che sospenderanno i finanziamenti all'organizzazione a seguito della disastrosa e sospetta gestione della pandemia (come già segnalato da Impero l'Organizzazione Mondiale della Sanità oltre a fornire indicazioni che si sono rivelate imprudenti o errate ha piú volte sollecitato i governi a non fermare i flussi di merci e persone dalla Cina) dalle tendenze filo-cinesi.

Ed anche il governo del Regno Unito non esclude che il virus possa provenire da un laboratorio.
Oltre a quanto già esposto e riportato nell'informativa imperiale, il microbiologo ed esperto di sicurezza biologica della Rutgers University, Richard Ebright sostiene la tesi secondo cui il primo contagio potrebbe aver avuto origine da un incidente nel laboratorio di Wuhan. Il dottor Ebright in particolare fa notare che nonostante la natura degli studi il laboratorio in questione, dove vengono effettuati studi e sperimentazioni sui coronavirus, a un livello di biosicurezza (Biological Safety Level) minimo, pari a 2 anziché quello necessario ovvero il livello Bsl-4.
Ricorda inoltre che già negli scorsi anni alcuni video avevano testimoniato metodi e protezioni inadeguati usati nella raccolta dei campioni di coronavirus dai pipistrelli e rammenta che era già stato evidenziato che il personale del laboratorio si recava a catturare i pipistrelli nelle caverne senza alcuna protezione esponendosi in particolare all'urina infetta degli animali.

Emanuele Spikas
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Re: Informativa riguardo alla pandemia del coronavirus SARS-CoV-2 e della malattia COVID-19

Messaggio da Emanuele Spikas » 08/04/2020, 17:33

Come già anticipato dalla Micronazione Sovrana Impero, anche uno studio effettuato nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord ha posto l'attenzione sulle conseguenze della COVID-19. Dallo studio emerge che direttamente o indirettamente, pur guarendo, si possono subire danni a stomaco, fegato, pankreas, reni, cuore, cervello.
Lo studio si basa anche sulle osservazioni fatte da medici cinesi, tedeschi, hongkonghesi e statunitensi.

Emanuele Spikas
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Re: Informativa riguardo alla pandemia del coronavirus SARS-CoV-2 e della malattia COVID-19

Messaggio da Emanuele Spikas » 11/04/2020, 11:44

Nuovi casi e studi stanno confermando la possibilità di infettarsi nuovamente una volta guariti. Anche in questo caso la problematica era stata anticipata nella nostra informativa.

A dimostrazione della pessima gestione dell'emergenza da parte di molti stati e della mancanza di cure a molti malati che vengono lasciati morire, si riporta una delle tante testimonianze emerse in questi giorni.
Il caso è stato riportato, da uno dei protagonisti in positivo della vicenda, un medico di base, su La Nuova Bussola Quotidiana. È stato poi ripreso anche dall'Agenzia Giornalistica Italia (AGI), dal quotidiano italiano Il Giorno.
Si tratta del caso di Giusy, una signora di 79 anni lombarda.
La figlia Alessandra ha raccontato la triste vicenda per fortuna con un lieto fine (per lei ma non per altra anziani su cui di fatto è stata applicata una sorta di eutanasia).
Racconta infatti che, a seguito di dolori al petto e problemi al braccio, la signora Giusy viene ricoverata e le viene diagnosticata la tipica polmonite causata dalla COVID-19 ("diffuso ispessimento della trama interstiziale con reperti sospetti per patologia flogistica interstiziale").
La cronaca di Alessandra prosegue: "Il medico mi spiega che la mamma probabilmente ha il virus, che la situazione è compromessa e che, se non voglio vederla morire soffocata nelle prossime 48 ore, mi conviene lasciarla in ospedale dove verrà accompagnata dolcemente con la morfina. Chiedo se si può tentare in ospedale una terapia antibiotica, ma la risposta è che è già troppo tardi. Mia mamma però non ha febbre, pressione e battiti sono perfetti, respira bene. Non sono per nulla convinta e chiamo per un consulto i miei medici di riferimento. Tutti e due concordano che me la devo portare a casa. Intanto davanti ai miei occhi, vedo che tre anziani vengono ricoverati, dicono ad alta voce gli operatori sanitari, «con morfina al bisogno», senza un tampone. Nessuno di loro aveva febbre né problemi a respirare. Mentre torno a casa ho davanti agli occhi le centinaia di bare portate via da Bergamo dai militari, persone che, forse, hanno trattato come avrebbero voluto fare con mia mamma, abbandonandole a loro stesse"
Nelle dimissioni viene indicato: "Diagnosi: polmonite interstiziale. I parenti, resi edotti della situazione, prospettate le eventuali complicanze, rifiutano il ricovero assumendosi ogni responsabilità"
Alessandra spiega poi come si è conclusa la vicenda:
"È stata curata a casa dal mio medico di base e da un suo collega mio amico, dopo che noi figlie abbiamo rifiutato di farla restare in ospedale, messe di fronte a quell'unica, orribile strada"
Conclude quindi dicendo che la madre è stata curata con Plaquenil (l'ormai famosa idrossiclorochina), antibiotico e maltodestrine: "Tutte pastiglie che si prendono per bocca facilmente e che costano sei euro l'una. È questo il valore della vita delle persone".
La signora Giusy oggi è guarita.

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Re: Informativa riguardo alla pandemia del coronavirus SARS-CoV-2 e della malattia COVID-19

Messaggio da Emanuele Spikas » 12/04/2020, 11:14

A proposito delle gravi colpe e responsabilità dell'OMS in merito alla pandemia in corso, la Micronazione Sovrana Impero ha realizzato una piccola relazione mettendo in luce le colpe dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e l'oscuro legame tra la stessa e il suo presidente Tedros Adhanom Ghebreyesus con la Repubblica Popolare Cinese:

La verità sull'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e le gravi colpe nella gestione della pandemia della COVID-19

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Re: Informativa riguardo alla pandemia del coronavirus SARS-CoV-2 e della malattia COVID-19

Messaggio da Emanuele Spikas » 13/04/2020, 10:11

Ci sono allarmanti indicazioni sulla risposta immunitaria dell'organismo al virus che sembra, purtroppo, molto variabile. Questo potrebbe compromettere la speranza di un vaccino.

Come anticipato fin da subito dalla Micronazione Sovrana Impero ai propri cittadini per cercare, per quanto possibile, di fornire loro indicazioni utili per tutelarsi, è praticamente certo che la quarantena di 14 giorni è gravemente insufficiente. Alcuni soggetti stranieri, come la Regione Lombardia hanno già provveduto a incrementare il periodo di quarantena. Molti malati, anche asintomatici, hanno segnalato di risultare ancora infetti dopo ben 30 giorni.

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Re: Informativa riguardo alla pandemia del coronavirus SARS-CoV-2 e della malattia COVID-19

Messaggio da Emanuele Spikas » 13/04/2020, 11:48

Nel frattempo il governo centrale della Repubblica Popolare Cinese ha deciso di imporre censure e restrizioni su qualsiasi ricerca o pubblicazione riguardante le origine del coronavirus SARS-CoV-2. Ci chiediamo il motivo di tale decisione, dato che sembrerebbe si intenda nascondere qualcosa.

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Re: Informativa riguardo alla pandemia del coronavirus SARS-CoV-2 e della malattia COVID-19

Messaggio da Emanuele Spikas » 16/04/2020, 9:25

Nuovamente, come anticipato da Impero, emergono studi che confermano il contagio degli animali domestici. Ricordiamo che molti soggetti stranieri, tra cui media che si considerano "editori seri", così come molte autorità straniere e studiosi straniere bollavano come "bufala" e "disinformazione" o "fake news" molte notizie o indiscrezioni che si stanno via via rivelando vere.

Nonostante la già nota scarsa trasparenza della Repubblica Popolare Cinese che ha compromesso la vita e l'esistenza di gran parte del mondo, si è appreso che a Wuhan si era scoperto che il 15% dei gatti "appartenenti" a contagiati ha contratto il virus.
Alcuni ricercatori nella Repubblica Italiana hanno dunque iniziato ad effettuari studi in merito nella città veneta di Vo', uno dei primi focolai in Europa.
Attenzione: ad oggi per quanto è dato sapersi è l'uomo che ha contagiato i felini e non viceversa, ma lo studio mira, tra le altre cose, a capire se la carica virale presente nei gatti sia sufficiente a contagiare l'uomo.
Tuttavia è chiaro che avere contatti con un animale infetto o che comunque trasporta sul corpo il virus comporta il rischio di contagio, di conseguenza alcuni veterinari raccomandano di adottare per i gatti lo stesso isolamento adottato per il resto della famiglia (ben inteso significa che il gatto "domestico" per ora non deve avere rapporti con l'esterno ma rimanere al sicuro con il "proprietario").
Precauzioni che, ancora una volta, avevamo raccomandato con largo anticipo ai nostri cittadini.

Allo stesso modo, considerato che alcuni stati, come il Regno di Spagna, hanno raccomandato ai propri cittadini di lavare il bucato ad almeno 60°, sempre a livello precauzionale invitiamo i cittadini imperiali a fare lo stesso.

Nel frattempo nella città lombarda di Pontida c'è stata la più giovane vittima del mondo, dato che purtroppo è morta nel grembo della madre. Infatti una donna di 31 anni (perfettamente sana) incinta è morta a causa della COVID-19.

Emerge finalmente la verità anticipata da Impero ovvero la grave pericolosità di questa malattia per chiunque e in qualsiasi stato di salute. Gli ospedali lombardi ipotizzano che, se inizialmente i morti erano principalmente anziani e malati, è semplicenente perchè gli altri, grazie alla giovane età, hanno resistito più a lungo giungendo in ospedale ormai compromessi. Un responsabile di un ospedale della città lombarda di Bergamo confessa inoltre che da metà marzo c'è stato un forte incremento di trentenni ricoverati in gravi condizioni.

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Re: Informativa riguardo alla pandemia del coronavirus SARS-CoV-2 e della malattia COVID-19

Messaggio da Emanuele Spikas » 16/04/2020, 11:25

La Micronazione Sovrana Impero aveva già raccomandato di non fare affidamente su indicazioni assurde ed imprudenti che dichiaravano come fosse sufficiente una misera quarantena di 14 giorni. Si è appreso ora come non sia sufficiente nemmeno se estesa a addirittura 50 giorni come dimostrato da alcuni casi di soggetti tuttora malati nella città di Castiglione d’Adda (Repubblica Italiana).

Aumentano anche i sospetti sul fatto che il virus possa essere sfuggito dai laboratori cinesi di Wuhan: a appoggiare l'ipotesi è anche il Capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti d'America, Mark Milley, che tra le altre cose fa riferimento alle annotazioni del console statunitense che, accompagnato da un consigliere scientifico, aveva visitato i laboratori notando una gestione e una sicurezza inadeguate.

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Re: Informativa riguardo alla pandemia del coronavirus SARS-CoV-2 e della malattia COVID-19

Messaggio da Emanuele Spikas » 16/04/2020, 11:27

Esprimiamo il nostro disgusto per alcuni governi e soggetti esteri che esaltano l'abbassamento dei ricoveri in terapia intensiva senza sottolineare che ció sta avvenendo in conseguenza del grande numero di decessi causato dalla cattiva gestione della pandemia.

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