La Standing Rock Sioux Tribe blocca la costruzione dell'oleodotto statunitense sulle sue terre

[Emanuele Spikas]

Il 25 marzo 2020 la Standing Rock Sioux Tribe (formata da Lakota Hunkpapa e Sihasapa, e da Dakota Yanktonai) ha finalmente vinto la battaglia che conduceva fin dal 2016 contro il tentativo degli Stati Uniti d'America di far transitare l'oleodotto Dakota Access Pipeline nei pressi della Riserva indiana di Standing Rock, più precisamente sotto il letto del fiume Missouri e sotto il Lago Ohae.
La Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia ha infatti annullato il permesso di costruzione che era stato concesso al Corpo degli Ingegneri dell'Esercito degli Stati Uniti sentenziando che quest'ultimo non ha considerato il possibile impatto sull'ambiente e sulla tribù e sulla salute degli abitanti della riserva che verrebbe causato dall'eventuale fuoriuscita di petrolio se l'oleodotto dovesse danneggiarsi. E' stato dunque stabilito che il Corpo degli Ingegneri dell'Esercito degli Stati Uniti dovrà valutare la chiusura della condutttura o effettuare ulteriori valutazioni basandosi anche sulle considerazioni espresse dalla tribù. Secondo la sentenza la costruzione viola inoltre le normative ambientali statunitensi (il National Environmental Policy Act) e la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Popoli Indigeni.