Hong Kong: arrestato anche Martin Lee

[Emanuele Spikas]

Approfittando della pandemia di COVID-19 per la quale hanno grosse responsabilità, le autorità della Repubblica Popolare Cinese procedono con le azioni repressive nei confronti del popolo di Hong Kong.
La polizia di Hong Kong, alle dipendenze della governatrice filo-cinese, ha infatti arrestato altri 14 attivisti pro-democrazia con l'accusa di aver partecipato ad assemblee non autorizzate nell'estate 2019. Tra questi spicca il nome di Martin Lee, l'ideologo del principio "Un paese, due sistemi" che doveva essere alla base della cessione di Hong Kong alla Repubblica Popolare Cinese consentendo alla prima di mantenere, almeno per qualche decennio, la libertà e democrazia che aveva fino al 1997 quando era sotto la sovranità del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, ma che a quanto pare si è rivelato impossibile da applicare quando dalla parte opposta ci si ritrova ad avere a che fare con un regime comunista.
Martin Lee aveva anche collaborato alla realizzazione della Legge fondamentale (una sorta di costituzione) di Hong Kong.
Orgogliosamente al momento dell'arresto ha dichiarato: "Sono orgoglioso e sollevato di essere arrestato ed imputato, dopo aver visto arrestare così tanti grandi ragazzi".