La repressione in Turchia colpisce anche Leyla Güven, parlamentare vicina alle istanze curde

[Emanuele Spikas]

La repressione da parte del regime di Recep Tayyip Erdoğan, Presidente della Repubblica di Turchia, torna a colpire con l'arresto di tre parlamentari.
Oltre a Enis Berberoğlu, membro del Partito Popolare Repubblicano (CHP), condannato a 5 anni e 10 mesi di prigione, sono stati incarcerati anche Musa Farisoğulları e Leyla Güven del Partito Democratico dei Popoli (HDP), partito filo-curdo, che dovranno scontare il primo 9 anni di prigione, la seconda 6 anni.
Mentre Berberoğlu è accusato di aver svelato segreti governativi (ha reso pubbliche immagini che dimostrano che la Repubblica di Turchia sta armando i jihadisti siriani che si stanno macchiando di gravi crimini nel nord della Siria), i due parlamentari di HDP sono addirittura accusati di spionaggio e terrorismo solo per l'appartenenza all'Unione delle comunità del Kurdistan (Kck) che, tra i suoi affiliati, ha anche il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK).
Leyla Güven si era resa protagonista, a cavallo tra 2018 e 2019, di uno sciopero della fame di 79 giorni contro l'isolamento del leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) Abdullah Ocalan (che è l'unico detenuto confinato sull'isola di İmralı, dove sta scontando l'ergastolo dal 1999).

[Emanuele Spikas]

Il regime della Repblica di Turchia ha condannato Leyla Güven a 22 anni di carcere.