Creata la Free Capitol Hill (o Capitol Hill Autonomous Zone)

[Emanuele Spikas]

Nel corso delle proteste iniziate in seguito alla morte di George Floyd causata da un poliziotto degli Stati Uniti d'America, nelle quali i manifestanti protestano accusando la polizia statunitense di razzismo e violenza, è stata dichiarata a Seattle la nascita della Capitol Hill Autonomous Zone (Zona Autonoma di Capitol Hill) o, come più frequentemente chiamata, della Free Capitol Hill (Capitol Hill Libera).

Le manifestazioni nel distretto di Capitol Hill sono iniziate il 29 Maggio del 2020 e sono sfociate in scontri tra i manifestanti e la polizia (Seattle Police Department) coadiuvata dalla Guardia Nazionale.
Queste ultime che sono convogliate presso la locale stazione di polizia, nuovo fronte dei tafferugli. Le fila dei manifestanti si sono rinfoltite dopo che un uomo è sembrato lanciarsi contro i manifestanti con l'auto per poi sparare sugli stessi.
L'8 giugno le forze dell'ordine hanno abbandonato la stazione di polizia e i manifestanti hanno proclamato la zona autonoma, estesa per una fetta di territorio nelle strade nei pressi dell'edificio. Nelle vie di accesso al territorio sono state poste delle barricate e recinzioni e sono presenti molti cartelli e striscioni con i nomi della nuova entità (soprattutto "Free Capitol Hill") e con l'avviso che chi entra sta lasciando il territorio degli Stati Uniti d'America.

La prerogativa della Capitol Hill Autonomous Zone è essere una zona priva di polizia ed anzi costituirvi una società dove la stessa non è necessaria. Altre finalità dei suoi fautori sono il supporto e finanziamento alla sanità della comunità, la fine della gentrificazione del distretto, l'immunità per coloro che hanno partecipato alle proteste e un'indagine sulle brutalità che sarebbero state commesse dai poliziotti.
Oltre a tende adibite alla distribuzioni delle vivande e servizi igienici mobili, sono stati allestiti un cinema all'alerto e un perimetro dedicato all'insegnamento.

[Michele Septe]

Mi pare stiano sprecato un'occasione d'oro: il sindaco di Seattle li ha lasciati fare che in circostanze normali è impensabile (a Giorgio Rosa hanno rotto per una piattaforma in acque internazionali, negli USA stessi se gruppetti vanno in zone disabitate a dichiarare l'indipendenza ci mandano l'esercito) ma hanno agito in maniera bizzarra lamentandosi che la polizia....non è intervenuta! E' una cosa assurda perché avevano una zona popolata della città invece che una zona deserta e certi servizi come l'elettricità e l'acqua erano forniti dalla città dalla quale volevano secedere....in pratica avevano tutti i vantaggi senza gli oneri ma non si capisce proprio cosa stanno cercando di fare.

[Emanuele Spikas]

Il progetto si può considerare malamente concluso, considerato che ha persino cambiano denominazione in Capitol Hill Occupied Protest (CHOP).

Si sono verificate ben 4 sparatorie negli ultimi 10 giorni. Nella prima, il 20 giugno 2020, ha perso la vita un ragazzo di 19 anni ed è rimasto gravemente ferito un ragazzo di 33 anni. Una folla di manifestanti aveva impedito alla polizia statunitense di accedere alla CHAZ per poter intervenire. Successivamente in un altro scontro a fuoco un ragazzo di 17 anni era rimasto ferito.
Oggi, 30 giugno 2020, la quarta sparatoria ha portato alla morte di un ragazzo di 16 anni, mentre un altro ragazzo di 14 anni è gravemente ferito.

Emerge inoltre che si sarebbero verificati casi di estorsione nei confronti di alcuni negozianti i quali per poter riaprire avrebbero dovuto pagare un pizzo ad alcuni manifestanti.

La gestione si è rivelata troppo caotica e basata più che altro su propaganda e iniziative culturali per antirazzismo e anticolonialismo piuttosto che scelte organizzative e funzionali.

Ad esempio nella zona erano stati invitati i senzatetto, i quali hanno pensato bene di trafugare il cibo prima di abbandonare il posto, costringendo la CHAZ ha invocare l'invio di provviste.

Diverse sono state le figure di spicco della CHAZ, sebbene nessuna dotata di rappresentanza ufficiale.

Tra questi il diciottenne transessuale anarchico Laura Couch che è passato in secondo piano dopo che alcune ex partner gli hanno ricordato abusi subiti da lui. Al punto che lo stesso, riconoscendo il misfatto, ha inscenato un finto intento di suicidio sui social.

Fin dall'inizio ha avuto rilievo il rapper Raz Simone, da alcuni accusato di aver creato una sorta di milizia armata all'interno della CHAZ (non sono mancati appelli del cosiddetto movimento "Antifa" a invocare più potenza di fuoco nella zona autonoma).

Nella zona ha fatto incursioni persino il super eroe americano e vigilante mascherato Phoenix Jones il quale, come spesso succede persini agli analoghi personaggi dei fumetti, non si è schieraro né con gli Stati Uniti d'America né con la Capitol Hill Autonomous Zone assumendo una posizione neutrale. Ha infatti dichiarazione che i membri della Capitol Hill Autonomous Zone esercitano il loro diritto alla libertà di parola e al porto d'armi, annunciando che sarebbe intervenuto solo per combattere crimini che avrebbero messo le persone in pericolo, per le chiamate mediche e per contrastare i furti di proprietà personali.

Si era tentato di coltivare orti nelle aiuole con scarsi risultati.

[Emanuele Spikas]

L'invito del sindaco di Seattle (la democratica Jenny Durkan, a lungo piuttosto tollerante sulla situazione) negli scorsi giorni aveva già dato il via alla fine della Capitol Hill Occupied Protest (CHOP) che, a detta di alcuni manifestanti, sarebbe proseguita solo su internet. Ma a dare il colpo di grazia all'ex CHAZ e agli ultimi irriducibili presenti sono state polizia e FBI che hanno fatto irruzione: 31 persone sono state arrestate e la zona autonoma è stata smantellata.