Incredibile: mezzo Oklahoma torna territorio indiano

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Emanuele Spikas
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Incredibile: mezzo Oklahoma torna territorio indiano

Messaggio da Emanuele Spikas » 12/07/2020, 10:12

Con 5 voti favorevoli e 4 contrari la Corte Suprema degli Stati Uniti d'America ha sentenziato che la metà orientale dello stato dell'Oklahoma va riconosciuta come territorio appartenente agli indiani americani.
Questo significa che l'Oklahoma non avrà più giurisdizione su tutta la sua parte orientale, tra cui la seconda città dello stato cioè Tolsa: di conseguenza i nativi americani residenti in tali zone, da considerare dunque Riserve Indiane, potranno essere giudicati solo dai tribunali delle riserve oppure a livello federale e inoltre saranno sottoposti, ad esempio, a una diversa gestione fiscale.

Tra i fautori della sorprendente sentenza Neil Gorsuch (nominato membro della Corte Suprema dal Presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump) che ha richiamato quanto accaduto in ciò che è passato alla storia come Sentiero delle Lacrime.

Da ricordare infatti che l'Oklahoma non è la terra natale di buona parte delle tribù indiane americane che vi risiedono attualmente. Vi furono infatti deportate in quello che venne chiamato Territorio Indiano (Indian Territory). Nel 1905 i nativi americani che vi vivevano chiesero di renderlo uno nuovo stato degli USA denominandolo Stato di Sequoyah (uno Cherokee passato alla storia per aver realizzato nel 1821 l'alfabeto cherokee) ma la proposta venne respinta e due anni dopo con la nascita dello stato dell'Oklahoma in quest'ultimo venne inglobato anche il Territorio Indiano.

Le deportazioni nel Territorio Indiano erano iniziate nel 1831 coi Choctaw (memorabile quanto un loro capo, George Washington Harkins, scrisse ai cittadini statunitensi: "Noi Choctaw scegliamo di soffrire e di essere liberi piuttosto che vivere sotto la degradante influenza delle leggi, che non hanno potuto ascoltare la nostra voce durante la loro formazione"). Nei primi anni successivi stessa sorte toccò a Seminole, Creek, Chickasaw e Cherokee (proprio tra questi ultimi durante il trasferimento morirono 4000 persone su 15.000 di fame, freddo, stanchezza e malattia). In seguito vennero deportati Shawnee, Ottawa, Quapaw, Seneca-Cayuga, Osage, Ponca, Pawnee, Potawatomi, Kickapoo, Caddo, Wichita, Delaware, Cheyenne, Arapaho, Kiowa, Apache, Comanche, Kaw, Modoc, Miami, Wyandot.

La vittoria si deve in particolare ai Muskogee, o Muscogee (Creek), infatti il quesito su cui la Corte Superma doveva fornire una risposta riguardo il fatto se la Riserva Creek avesse continuato a esistere anche dopo che l’Oklahoma è divenuto uno stato.
Nel 1790 con un trattato gli Stati Uniti d'America avevano ceduto alcune terre della zona ai Muskogee e con la nascita dell'Oklahoma la sovranità dei Muskogee non era di fatto venuta meno ed ora questo è stato riconosciuto.
Un esponente Muskogee ha dichiarato esultante che la Corte Suprema ha mantenuto la promessa sacra di una riserva protetta che gli Stati Uniti d'America avevano fatto alla nazione Muskogee, sottolineando che la decisione permette ai Muskogee di onorare i loro antenati mantenendo la sovranità e i confini territoriali.

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