Protesta degli indigeni in Brasile
Inviato: 31/05/2023, 13:24
La Repubblica Federale del Brasile ha approvato, attraverso la Camera dei Deputati, un progetto di legge che delimita le terre degli indios a quelle che risultavano da loro occupate prima del 1988: nello specifico i popoli indigeni dovranno dimostrare che le terre su cui vivono erano stabilmente abitate e adibite ad attività produttive prima di quell'anno, cosa di fatto ai limiti dell'impossibile visto lo stile di vita indio (spesso caratterizzato dal nomadismo) e la storia brasiliana (caratterizzata da espropri terrieri e massacri ai danni dei nativi).
Inoltre viene autorizzata anche la piantagione di coltivazioni transgeniche nelle terre indigene e vietato l'ampliamento di aree indigene già delimitate.
300 etnie indigene brasiliane hanno quindi dato il via alle proteste.
In particolare i guaranì della Riserva di Jaragua hanno imbracciato archi e frecce e hanno bloccato un'autostradata nei pressi di San Paolo, venedo poi aggrediti dalla polizia brasiliana.
Si tratta di un tradimento del governo del presidente Lula che si era impegnato in campagna elettorale a promettere di salvaguardare i diritti dei popoli indigeni e di progredire nella loro applicazione.
La proposta ora dovrà essere discussa in Senato.
Inoltre viene autorizzata anche la piantagione di coltivazioni transgeniche nelle terre indigene e vietato l'ampliamento di aree indigene già delimitate.
300 etnie indigene brasiliane hanno quindi dato il via alle proteste.
In particolare i guaranì della Riserva di Jaragua hanno imbracciato archi e frecce e hanno bloccato un'autostradata nei pressi di San Paolo, venedo poi aggrediti dalla polizia brasiliana.
Si tratta di un tradimento del governo del presidente Lula che si era impegnato in campagna elettorale a promettere di salvaguardare i diritti dei popoli indigeni e di progredire nella loro applicazione.
La proposta ora dovrà essere discussa in Senato.