Informativa riguardo alla pandemia del coronavirus SARS-CoV-2 e della malattia COVID-19

[Emanuele Spikas]

Quando si apprese dei contagi da COVID-19, Shi Zhengli, un virologo dell’Istituto di Virologia di Wuhan, lo confrontò con i campioni presenti nel database e scoprì che virus SARS-CoV-2 aveva un match di abbinamento con un campione prelevato, per le sperimentazioni a Wuhan, da un pipistrello horseshoe in una grotta nello Yunnan nel 2013 per il 96,2%.

[Emanuele Spikas]

I medici del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord stanno segnalando che diversi bambini affetti dalla COVID-19 sono ricoverati in terapia intensiva a causa di un'infiammazione acuta dei vasi sanguigni che sembrerebbe legata a una variante della patologia.

Segnalati anche casi nella Repubblica Italiana (in Lombardia, Piemonte e Liguria).

[Emanuele Spikas]

La Repubblica Popolare Cinese, come d'abitudine, ha fatto sparire 5.100 persone colpevoli di aver testimoniato in vari modi quanto stava accandendo in Cina nel corso della pandemia.
Tra questi ricordiamo l’avvocato Chen Qiushi, il giornalista televisivo Li Zehua, il manager Fang Bing, gli intellettuali Xu Zhangrun e He Weifang, l'imprenditore Ren Zhiqiang, l'attivista Xu Zhiyong, lo studente universitario Zhang Wenbin.
È "riapparso" dopo arresto e quarantena forzata in luogo nascosto di due mesi, Li Zehua, che aveva rivelato che i forni crematori di Wuhan lavoravano per 19 ore al giorno (è ormai noto che la Repubblica Popolare Cinese ha mentito su reale numero di decessi e contagi).
"Riappare" ma solo in un video sul social Weibo dove dichiara di essere ora libera di muoversi (ma si sospetta che sia un video farsa imposto dalle autorità comuniste cinesi), la dottoressa Ai Fen.
Era stata tra le prime (Insieme allo scopritore Li Wenliang, che era stato censurato, arrestato e costretto a dichiarare che la COVID-19 non esisteva, prima di morire proprio per questa malattia) a capire che si era in presenza di un nuovo SARS Coronavirus ma venne redarguita affinché rinnegasse quanto appreso.

[Emanuele Spikas]

La Repubblica Popolare Cinese, come d'abitudine, ha fatto sparire 5.100 persone colpevoli di aver testimoniato in vari modi quanto stava accandendo in Cina nel corso della pandemia.
Tra questi ricordiamo l’avvocato Chen Qiushi, il giornalista televisivo Li Zehua, il manager Fang Bing, gli intellettuali Xu Zhangrun e He Weifang, l'imprenditore Ren Zhiqiang, l'attivista Xu Zhiyong, lo studente universitario Zhang Wenbin.
È "riapparso" dopo arresto e quarantena forzata in luogo nascosto di due mesi, Li Zehua, che aveva rivelato che i forni crematori di Wuhan lavoravano per 19 ore al giorno (è ormai noto che la Repubblica Popolare Cinese ha mentito su reale numero di decessi e contagi).
"Riappare" ma solo in un video sul social Weibo dove dichiara di essere ora libera di muoversi (ma si sospetta che sia un video farsa imposto dalle autorità comuniste cinesi), la dottoressa Ai Fen.
Era stata tra le prime (Insieme allo scopritore Li Wenliang, che era stato censurato, arrestato e costretto a dichiarare che la COVID-19 non esisteva, prima di morire proprio per questa malattia) a capire che si era in presenza di un nuovo SARS Coronavirus ma venne redarguita affinché rinnegasse quanto appreso.

(Sebbene non sia correlato con la pandemia ricordiamo che la Repubblica Popolare Cinese ha appena condannato a 15 anni di carcere il blogger Chen Jieren per aver criticato il Partito Comunista Cinese)

[Emanuele Spikas]

Lo stato del Missouri ha ufficialmente fatto causa alla Repubblica Popolare Cinese: infatti attraverso il suo procuratore generale, Eric Schmitt , ha presentato una causa contro il governo cinese, contro le istituzioni cinesi e contro il Partito Comunista Cinese in quanto "durante le settimane decisive dell'epidemia iniziale, le autorità cinesi hanno ingannato l'opinione pubblica, occultato le informazioni cruciali, arrestato gli informatori anonimi, negato la trasmissione da uomo a uomo di fronte a prove crescenti, distrutto la ricerca medica critica, permesso a milioni di persone di essere esposte al virus e persino accumulato dispositivi di protezione individuale, causando così una pandemia globale che non era necessaria ed era prevenibile".
Il Missouri chiede di essere risarcito per l'enorme perdita di vite umane, sofferenza umana e tumulti economici vissuti da tutti gli abitanti del Missouri.

Anche lo stato del Mississippi ha dichiarato che farà causa alla Repubblica Popolare Cinese. Molti privati stanutinensi stanno a loro volta promuovendo class action contro la dittatura comunista cinese.

Il presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump ha dichiarato che ha le prove che con buona probabilità la pandemia ha in ogni caso avuto origine dai laboratori di Wuhan. Per questo gli USA chiederanno centinaia di migliaia di dollari di risarcimento alla Repubblica Popolare Cinese come riparazione per i danni causati dalla diffusione della pandemia

Il Segretario di Stato degli stati Uniti d'America Mike Pompeo ha accusato il Partito Comunista Cinese di aver nascosto i dati sul virus, impedendo al resto del mondo di agire con le misure di sicurezza nelle tempistiche necessarie.

[Emanuele Spikas]

Come anticipato da Impero e mentre altri stati proseguono con ipotetici piani di fine lockdown basati su permessi e patenti per chi è guarito dal virus non capendo (o fingendo di non capire) che ció non rende immuni, dopo i diversi singoli casi riportati c'è anche un iniziale dato fornito dalla Repubblica di Corea che annuncia che almeno 163 persone completamente guarite si sono nuovamente ammalate.

Mentre sui media rimbalza uno studio cinese (quindi inaffidabile dato che fatto sotto supervisione e censura della dittatura) secondo cui viene acquisita l'immunità, emergono almeno 9 casi documentati di ricontagio (in alcuni casi gravi con tanto di nuova polmonite e ricovero, in altri in forma lieve) nella regione Lombardia. Allarmante che sia avvenuto in alcuni degli epicentri dell'iniziale contagio nella Repubblica Italiana cioè le province di Lodi e Cremona.

[Emanuele Spikas]

Altro caso di animale positivo al coronavirus SARS-CoV-2 e si tratta nuovamente di un gatto nei pressi di Parigi. Lo ha reso noto la Scuola Nazionale di Veterinaria di Alfort.
Il felino ha mostrato anche dei sintomi quali problemi respiratori e digestivi.
Si tratta del quinto caso ufficialmente accertato (gli altri, citati in parte in precedenza, si sono verificati a Hong Kong, in Belgio e per due volte a New York).
Anche in questo caso il passaggio del virus è avvenuto dall'uomo al gatto e ad oggi non ci sono prove del "percorso" contrario: a differenza di altri soggetti che hanno gestito disastrosamente la pandemia e alcuni media che fanno superficiale disinformazione, non ci basiamo sulle probabilità: quindi suggeriamo comunque massima attenzione, in questo momento sarebbe opportuno evitare contatti con gatti estranei al nucleo familiare e che i felini nei limiti del possibile non vengano a contatto con persone infette. Diversamente è necessario che queste ultime usino quantomeno guanti e mascherine per evitare di contagiare il gatto.

[Emanuele Spikas]

Grazie anche al lavoro del Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta (USA) e alle indicazioni del British Journal of Dermatology (UK), si arricchisce la lista dei possibili sintomi, tanto che si teme che questo virus (che gli esperti considerano sia di probabile oririgine naturale) stia mutando:
- febbre
- tosse secca
- difficoltà di respiro
- tremore persistente
- brividi
- dolori muscolari
- mal di testa
- mal di gola
- perdita del gusto
- perdita dell'olfatto
- geloni
- vesciche sulla pelle
- lesioni pruriginose
- eruzioni maculo-papulari
- necrosi sulla pelle
Attenzione: non tutti i sontomi si presentano sempre e con la stessa frequenza.

[Emanuele Spikas]

Il Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America Mike Pompeo ha confermato che gli USA hanno rinvenuto numerose prove che dimostrano che il coronavirus SARS-CoV-2 che causa la malattia COVID-19 arriva dal laboratorio di virologia di Wuhan e che la Repubblica Popolare Cinese ha fatto tutto il possibile per nascondere il virus e la verità.

[Emanuele Spikas]

Il Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America Mike Pompeo ha confermato che gli USA hanno rinvenuto numerose prove che dimostrano che il coronavirus SARS-CoV-2 che causa la malattia COVID-19 arriva dal laboratorio di virologia di Wuhan e che la Repubblica Popolare Cinese ha fatto tutto il possibile per nascondere il virus e la verità.

Un rapporto di Five Eyes cioè la super intelligence congiunta di Stati Uniti d'America, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Commonwealth dell'Australia, Canada e Nuova Zelanda ha appurato che il coronavirus SARS-CoV-2 è sfuggito dal Wuhan Institute of Virology.
E' stato confermato dal governo australiano che ricercatori del laboratorio di Wuhan avevano già in passato condotto ricerche su virus ricavati da pipistrelli, cercando per sintesi di ottenere dei coronavirus incurabili. Nonostante la censura si era già appreso che almeno uno dei campioni di coronavirus derivato dai pipistrelli risultato delle sperimentazioni a Wuhan della dottoressa Shi Zhengli aveva una corrispondenza del 96% con il coronavirus SARS-CoV-2.
Dal rapporto si è appreso che la paziente zero è stata molto probabilmente la ricercatrice Huang Yan Ling impegnata proprio presso l'Istituto di Virologia di Wuhan. La Repubblica Popolare Cinese ha fatto sparire la dottoressa e la sua biografia è stata cancellata dal sito internet del laboratorio.
La Repubblica Popolare Cinese ha quindi cercato di cancellare le tracce legate all'origine del virus: ha eliminato i dati e i campioni di laboratorio e chiuso e sanificato le bancarelle al mercato di animali vivi dove probabilmente è nato il primo focolaio (è situato a pochi metri dal laboratorio).
La Commissione Nazionale di Sanità cinese ha infatti disposto la distruzione di tutti i campioni di virus e l'ordine di non effettuare alcuna pubblicazione in proposito.
La dittatura comunista cinese ha inoltre applicato fin da subito la censura su media, motori di ricerca e social per evitare venisse diffusa qualsiasi informazione sul sorgere dell'epidemia per evitare si cercassero o ottenessero informazioni sul coronavirus SARS-CoV-2.
Ha costantemente rifiutato ogni richiesta di campioni di coronavirus SARS-CoV-2 da parte di stati, governi e organizzazioni stranieri e rifiutato qualsiasi possibilità di concedere sopralluoghi sul posto.
Ha eliminando le prove di quale animale avrebbe potuto essere la fonte del coronavirus SARS-CoV-2 e qualsiasi documentazione relativa a soggetti infetti ma sopravvissuti o guariti.
I governi che hanno chiesto chiarimenti alla Repubblica Popolare Cinese, come il governo australiano, sono stati da quest'ultima minacciati di rappresaglie economiche.
I medici che hanno segnalato l'emergere della COVID-19 sono stati censurati, arrestati, internati in centri di detenzione extragiudiziale (ricordiamo che la dittatura comunista cinese fa ancora uso di laogai ovvero campi di lavoro o concentramento dove deporta dissidenti e minoranze) o semplicemente fatti sparire. Tra questi lo "scopritore" stesso del virus, Li Wenliang, che era stato censurato, arrestato e costretto a dichiarare che la COVID-19 non esisteva, prima di morire proprio per questa malattia nonostante avesse solo 33 anni, e la dottoressa Ai Fen che era stata tra le prime a capire che si era in presenza di un nuovo SARS Coronavirus ma venne redarguita affinché rinnegasse quanto appreso. Alla fine oltre 5.000 persone hanno subito la persecuzione da parte del governo cinese (i più noti sono l'avvocato Chen Qiushi, il giornalista televisivo Li Zehua, il manager Fang Bing, gli intellettuali Xu Zhangrun e He Weifang, l'imprenditore Ren Zhiqiang, l'attivista Xu Zhiyong, lo studente universitario Zhang Wenbin e il blogger Li Zehua, quest'ultimo riapparso solo di recente dopo aver subito arresto e quarantena forzata in luogo nascosto per due mesi).
E' confermato inoltre che la Repubblica Popolare Cinese già a inizio dicembre aveva le prove della trasmissione da uomo a uomo ma ha negato tale possibilità fino al 20 gennaio 2020 con la complicità dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU - UN) che ha ignoranto e infangato le segnalazioni da parte di Repubblica di Cina (Taiwan) e Hong Kong. E' stata anche negata fino all'ultimo la presenta di asintomatici e la possibilità potessero diffondere la malattia.
Infine mentre entro i propri confini la Repubblica Popolare Cinese attuava severissime misure di contenimento e quarantena, sempre con la complicità dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU - UN), invitava il resto del mondo a non adottare alcuna precauzione e addirittura invitava ad evitare qualsiasi tipo di restrizione per i viaggi dalla Cina opponendosi a qualsiasi limitazione di movimento di merci e persone e esortando a non adottare nessuna restrizione durante i viaggi. Ha così causato la diffusione del coronavirus SARS-CoV-2 in tutto il mondo causando la sofferenza, la morte e la crisi economica.